SLANG - 1a puntata: l'ossessione del cibo
italiani che cercano il successo nella gastronomia
A New York City ci sono circa 50.000 ristoranti, e di questi ben il 50% (quindi circa 25.000) sono ristoranti italiani, o simil-italiani. Normale che molti nostri connazionali cerchino fortuna nel mondo della ristorazione, come hanno fatto generazioni di emigrati nel secolo scorso esportando all'estero uno dei grandi punti di forza dell'Italian style: il nostro buon cibo e la nostra eccellente cucina.
La storia parte da Jonathan Riccardi, un giovane ragazzo italiano emigrato a New York alcuni anni fa che lavora duramente come cameriere (quasi 7 giorni su 7) per poter guadagnare e mettere da parte i soldi per il suo grande progetto: aprire un ristorante tutto suo, non a New York ma in Cina.
E interlacciata alla sua storia vengono raccontate quelle di altri italiani che sono arrivati prima di lui e che ce l'hanno fatta, come Lidia Bastianich e suo figlio Joe Bastianich.
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La puntata è appassionante non solo per le storie raccontate e le immagini vivide di una New York City nella sua forma migliore (accompagnate da un'ottima colonna sonora in sottofondo), ma anche perché Jonathan Riccardi è ormai in America da qualche tempo, ha capito come funzionano le cose e riesce a raccontare da un punto di vista italiano una realtà americana molto interessante per i tanti altri giovani come lui che vogliono tentare la sorte nella grande mela. Tre in particolare sono le frasi che mi hanno colpito:
quando manchi un giorno il lavoro lo perdi
qua sei da solo
qua si basa tutto sui soldi
Tre concetti veri su cui molti giovani pronti a partire subito per lasciare un Italia che non amano più dovrebbero riflettere attentamente: l'America è ancora la patria delle opportunità, ma è un posto difficile.
Le altre puntate della serie:
SLANG - 2a puntata: impara l'arte Altri italiani invece vanno in America per inseguire la passione per l'arte, alcuni col sogno di diventare attori, altri riescono a realizzarsi come artisti, altri come architetti. Il racconto della seconda puntata di SLANG parte da una ragazza che sogna di diventare attrice comica, e che nel frattempo si mantiene facendo la cameriera. |
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SLANG - 3a puntata: il denaro non dorme mai Ney York City è uno dei centri della finanza mondiale, anche dopo l'attentato dell'11 settembre, e quindi è qui che viene chi sogna di sfondare in America nel mondo del denaro e del potere. Storie di chi ce l'ha già fatta e dei giovani che ci stanno provando nella terza puntata di SLANG. |
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SLANG - 4a puntata: per moda di dire Delle 4 puntate questa all'inizio era quella che mi attraeva di meno perché la moda non è un argomento molto interessante per me (anche se è uno dei punti di forza della nostra industria italiana), ma alla fine devo dire l'ho trovata coinvolgente: è stata la puntata dove si è parlato di più del confronto della vita tra l'Italia e New York e l'America. |
Consigli per organizzare il viaggio a New York:
ristoranti italiani a New York City Io consiglio sempre di sfruttare l'occasione di essere a New York per provare i tanti ristoranti etnici disponibili e la cucina americana, ma per esperienza so bene che dopo qualche giorno di cibo barbaro vien voglia di un buon pasto all'italiana. Ho quindi preparato una selezione dei migliori ristoranti italiani di New York. Quelli italiani veri, non italo-americani. |
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A New York ci sono moltissime pizzerie, ma sono quasi tutte o all'americana (immangiabile) o italo-americane (tristi). Fortunatamente negli ultimi anni hanno aperto anche parecchi locali di pizzaioli italiani veramente bravi e adesso a New York si possono mangiare ottime pizze italiane. Certo le paghi uno sproposito, ma rimane comunque una delle opzioni migliori per non svenarsi. |
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organizzare il viaggio a New York Non partire in quarta comprando il volo senza pensare con calma a tutto il resto: prima di tutto ti consiglio di definire bene il budget e chiedere subito l'ESTA, poi cerca e prenota voli e hotel, e solo nell'ultima fase pensa a cosa fare in città. Segui i consigli riportati nella mia guida per organizzare il viaggio a New York City. |
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guida alla scelta dell'assicurazione sanitaria Per un viaggio negli Stati Uniti è necessaria un'assicurazione che copra eventuali spese sanitarie: formalmente non è obbligatoria, ma se avrai necessità di cure mediche i conti possono essere astronomici. Leggi con attenzione la mia guida alla scelta dell'assicurazione per orientarti tra le offerte e capire contratti e condizioni. Posso darti anche codici sconto. |
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scegliere e prenotare l'hotel giusto
A New York gli hotel costano molto e trovarne uno buono a prezzo ragionevole è molto difficile nei mesi di alta stagione. Questa guida alla scelta dell'hotel ti aiuterà a trovare un buon albergo per ogni esigenza: economico, di lusso, romantico, B&B, qualità/prezzo. Comunque ti invito a contattarmi per un consiglio personalizzato: conosco molto bene gli hotel di New York City. |
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dove mangiare a New York
Guida pratica ai migliori ristoranti consigliati a New York City per ogni categoria: i migliori in assoluto, italiani, pizzerie, cinesi, i migliori hamburger, ristoranti con vista, per cene romantiche, stellati Michelin, consigliati a pranzo. Per ogni ristorante segnalato trovi i link ai menu online per poter stimare i costi. Guida aggiornata periodicamente. |
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guida alla scelta del PASS giusto
Visto che a New York l'ingresso alle varie attrazioni (musei, luoghi di interesse, attività, ecc.) costa molto, sono stati creati degli speciali pass che permettono l'accesso ad una selezione di posti ad un prezzo forfettario, con un buon risparmio. Ce ne sono diversi, con un ampio range di prezzi e diverse modalità di funzionamento: vedi la mia tabella di confronto. |
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New York dall'alto
Delle tante cose che puoi fare a New York City una sicuramente imperdibile è salire su un grattacielo e guardare il panorama dall'alto. Gli osservatori più famosi sono l'Empire State Building, il Top of the Rock e il One World Observatory. Momento migliore: al tramonto. |
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voli in elicottero su New York City
Se te lo puoi permettere un volo in elicottero su Manhattan è un'esperienza da fare: costa tanto, ma ne vale la pena perché lascia un bel ricordo. |