Nell’immaginario collettivo i Caraibi sono isole da sogno con spiagge bianche e acqua trasparente dove naufragare per una vacanza di lusso. Nella realtà l’acqua è quasi sempre trasparente, ma il resto dell’isola potrebbe essere molto diversa da come un turista europeo se lo immagina: il mito dei Caraibi è stato costruito da persone con gusti ed esperienze molto diverse da chi è abituato alle splendide isole del Mediterraneo o ai paradisi perduti del Pacifico.
Alcune spiagge dei Caraibi sono comunque bellissime, ma il mio consiglio è di partire senza aspettative eccessive, e mettendo in conto di spendere molto per qualsiasi cosa, in particolare molto di più per qualsiasi equivalente nel Mar Mediterraneo.
Io ho visitato personalmente una quindicina delle isole più famose dei Caraibi, e in questa guida riporto molti consigli utili basati sulla mia esperienza personale. Avendo anche viaggiato abbastanza per il mondo mi permetto pure di dare giudizi (sicuramente soggettivi) molto onesti e diretti, differenti da quelli che io avevo letto prima dei miei viaggi nelle guide e depliant che pubblicizzano i Caraibi esaltandone solo i pregi all’unico scopo di venderne i costosissimi viaggi. In questo mio sito scrivo le informazioni e i consigli che io avrei voluto trovare quando stavo organizzando i miei viaggi.
Sommario della mia guida ai Caraibi:
- la mia esperienza
- organizzare il viaggio ai Caraibi
- mappa dei Caraibi
- quale isola scegliere
- le isole più belle dei Caraibi
- Caraibi vs Maldive
- voli per raggiungere le isole
- costi di una vacanza ai Caraibi
- clima – quando andare ai Caraibi
- crociere ai Caraibi
- guida alla scoperta delle isole
La nuova versione sarà pubblicata in autunno (in tempo per la prossima stagione).
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la mia esperienza personale
Come anticipato in apertura io ho visitato personalmente una quindicina di isole dei Caraibi, quasi tutte quelle più famose e gettonate, nel corso di due crociere consecutive. Ho quindi avuto modo di visitare le isole solo durante gli scali, e non ci ho mai dormito, ma è stata una scelta che sono contento di aver fatto: a chi va la prima volta ai Caraibi consiglio vivamente una crociera che tocchi più isole, e non una vacanza fissa su una sola isola, così si riesce ad avere un’idea migliore dei Caraibi e capire se rispondono ai propri gusti e aspettative, o no.
Nelle mie esplorazioni comunque non ho mai partecipato alle escursioni organizzate dalle navi: ho sempre ingaggiato un tassista locale da cui mi sono fatto portare in giro sull’isola, anche fuori dai percorsi più battuti dai turisti, e in particolare ho sempre passato la giornata a parlare con il tassista, e a volte con le persone del posto a cui sono stato presentato, per farmi un’idea più autentica delle isole, e di come sia davvero la vita sulle isole. Poi la sera confrontavo sempre le mie esperienze con quelle degli altri crocieristi. Ho imparato molto. La mia guida alla scoperta dei Caraibi è basata su queste esperienze personali.
organizzare il viaggio ai Caraibi
Consigli pratici per impostare al meglio la tua vacanza ai Caraibi:
mappa dei Caraibi
I Caraibi sono un arcipelago costituito da più di 7000 isole, di cui però meno del 10% sono abitate, e a ben vedere quelle di interesse turistico sono davvero poche decine. E’ difficile orientarsi nella geografia dei Caraibi per la confusione di nomi: svariate Antille (piccole, grandi, olandesi…) e addirittura isole con più nomi.
voli per raggiungere le isole
Alcune colonie o ex colonie sono collegate da voli diretti con l’Europa (Air France per i territori francesi e KLM per le Antille Olandesi), altrimenti i collegamenti aerei per le isole dei Caraibi partono quasi tutti dagli Stati Uniti (solitamente dalla Florida o da New York). Quasi inesistenti o molto scarsi i collegamenti tra le isole.
costi di una vacanza ai Caraibi
I Caraibi sono una destinazione molto costosa. In particolare con uno scarso rapporto qualità/prezzo: un hotel basic ti costa quanto un hotel di lusso nel Mediterraneo, e mangiar fuori costa molto di più che da noi (con soddisfazione molto inferiore). Guida alla stima dei costi di una vacanza ai Caraibi.
clima – quando andare ai Caraibi
Il periodo ideale per una vacanza ai Caraibi è gennaio febbraio marzo, difatti è anche il periodo più costoso. Da luglio a novembre sarebbe meglio evitarli: c’è un concreto rischio uragani. L’unica eccezione sono le isole ABC (Aruba, Bonaire e Curacao) che hanno ottimo clima tutto l’anno, e non sono toccate dagli uragani.
crociera ai Caraibi
Un dubbio comune per chi non è mai stato ai Caraibi è: crociera o isola?
Sono due tipi di vacanza molto diversi: la crociera permette di avere un’impressione di massima di più isole, ma avendo poco tempo a disposizione in ogni scalo alla fine si corre da un posto ad un altro, mentre una vacanza stanziale su una sola isola permette di rilassarsi davvero e dedicarsi a sole e mare.
crociere ai Caraibi
La crociera ai Caraibi è una classica vacanza americana (spesso per pensionati) e l’offerta è enorme: tutte le compagnie di crociera del mondo hanno diverse navi ai Caraibi (da dicembre ad aprile) e offrono crociere di tutti i tipi e per tutte le tasche. Visti i prezzi delle isole costa meno visitarle in crociera.
le isole private
Le isole più belle su cui scenderai in una vacanza ai Caraibi sono quelle private, proprietà esclusiva della compagnia di crociera con cui navighi: spiagge fantastiche, acqua cristallina, niente folla di turisti, niente brutture e degrado nei paesi (perché c’è solo la spiaggia). La più bella è Half Moon Cay, di proprietà della Holland America.
guida alla scoperta delle isole
In rigoroso ordine alfabetico:
Anguilla
Anguilla si trova a soli 40 minuti di traghetto da Saint Martin (cosa che permette di dividere facilmente tra le due isole un’unica vacanza), ed è famosa per le sue spiagge: ce ne sono una trentina e alcune sono tra le più belle dei Caraibi. In alta stagione i prezzi degli hotel sono alti (anche 1000€/notte per i migliori).
Antigua e Barbuda
Antigua è famosa per il suo slogan “una spiaggia per ogni giorno dell’anno”, ed è una destinazione prettamente balneare e un paradiso per i velisti, con una marcata atmosfera britannica. La sua isola sorella, Barbuda è molto meno sviluppata, quasi selvaggia e visitabile perlopiù in giornata.
Aruba
Delle tre isole ABC (tutte ex colonie olandesi) Aruba è quella che si è modellata per soddisfare i gusti dei turisti americani: la parte migliore dell’isola è una sequenza di albergoni sulla spiaggia, corredati da locali e casinò. Ma le spiagge sono davvero belle e valgono il viaggio. Voli diretti da Amsterdam con KLM.
Bahamas
Le Bahamas hanno alcune tra le spiagge più belle dei Caraibi e sono ottimamente collegate alla Florida (via aereo, traghetti e navi da crociera). Nassau (la capitale) non la trovo attraente, ma in una vacanza alle Bahamas di solito ci si chiude nel proprio resort e si vive solo la spiaggia.
Barbados
Tra le isole più famose dei Caraibi, Barbados è stata tra quelle che mi ha deluso di più: le spiagge della tanto decantata Platinum Coast non sono male (ma nemmeno eccelse), e gli hotel sono assolutamente troppo costosi per la (mediocre) qualità offerta. Per approfondimenti vedi la mia recensione.
Bonaire
Delle tante isole che ho visitato ai Caraibi Bonaire è quella che mi ha colpito di più per la limpidezza delle sue acque: talmente trasparenti e ricche di pesci colorati che non serve nemmeno immergersi, li vedi da riva. Ideale per una vacanza di snorkeling o diving. Comodi i voli diretti da Amsterdam con KLM.
Cuba
Ormai da anni Cuba è una destinazione classica nei Caraibi, soprattutto per chi non vuole spendere troppo. Rispetto alle altre isole ha sicuramente un fascino particolare (che poi piaccia o meno dipende dai gusti personali) in aggiunta a molte belle spiagge e resort, anche all-inclusive.
Curacao
La maggiore delle isole ABC mi è parsa una via di mezzo tra Bonaire e Aruba: acqua pulita (ma non eccezionale come quella di Bonaire) e belle spiagge, ma nel complesso meno turistica di Aruba. Come per le altre Antille Olandesi voli diretti KLM da Amsterdam.
Dominica
L’isola di Dominica (da non confondere con la Repubblica Dominicana) è caratterizzata da verdi foreste, cascate e laghetti: segno che piove spesso (praticamente sempre). Non mi è piaciuta per niente e sconsiglio vivamente di spenderci soldi per visitarla.
Repubblica Dominicana
La Repubblica Dominicana occupa i due terzi dell’isola di Hispaniola (l’altra parte è Haiti). Ci sono molti resort all-inclusive e l’isola è molto sviluppata dal punto di vista turistico (anche per il turismo di massa). Potenzialmente è una bella isola, ma è gestita male e fuori dai resort secondo me il turista non è sicuro.
Grenada
E’ la più meridionale delle isole sopravento, conosciuta come “l’isola delle spezie dei Caraibi” (è uno dei principali produttori mondiali di noce moscata), non mi ha convinto molto: Grand Anse (la spiaggia più rinomata) non è male, ma nemmeno entusiasmante. St. George invece dal vivo fa veramente schifo.
Guadeloupe
Dipartimento francese d’oltremare come la Martinica, ma percepita spesso come più autentica e meno costruita, con un’anima creola più marcata. La sua forma a farfalla divide l’isola in due aree distinte: la montuosa e vulcanica Basse-Terre e la più piatta e balneare Grande-Terre.
Jamaica
Isola dall’identità culturale fortissima, nota per la musica reggae e i grandi resort all-inclusive concentrati nelle zone di Montego Bay e Negril. Al di fuori delle aree turistiche recintate, la percezione di sicurezza per il viaggiatore indipendente può essere un problema e richiede pianificazione.
Martinica
E’ una delle isole più pulite e ordinate tra le tante visitate ai Caraibi, quella col tocco più francese e caratterizzata da ordine europeo: strade perfette (meglio che in Italia), diverse belle spiagge, croissant e baguette come in Francia. Però a questo punto meglio andare in Costa Azzurra.
Porto Rico
Territorio USA che unisce la storia coloniale di San Juan a un’infrastruttura moderna, risultando una delle isole più accessibili dei Caraibi, ma anche uan delle più americanizzate. La sua identità è un ibrido complesso tra cultura latina e influenza statunitense, spesso deludente per chi cerca il tipico sogno caraibico.
St. Lucia
Vista dal mare St. Lucia è davvero affascinante, con il suo profilo caratterizzato dai due Pitons. L’interno è montagnoso e ricoperto da una foresta pluviale (segno che piove spesso). La zona migliore è Rodney Bay al nord, dove difatti ci sono tutti gli alberghi più costosi.
Saint Martin / Sint Maarten
Saint Martin è una delle isole che mi è piaciuta di più, e la consiglio sicuramente per una prima vacanza ai Caraibi. Divisa in due tra Olanda e Francia, vanta belle spiagge e moltissime strutture ricettive. Da qui via traghetto raggiungi: Anguilla, Saint Barthelemy, Saba. Ben collegata all’Europa via Parigi e Amsterdam.
isole Vergini Britanniche
Considerate la capitale mondiale della vela, sono un arcipelago da esplorare in barca, con decine di ancoraggi protetti a breve distanza l’uno dall’altro. L’esperienza a terra è spesso secondaria e costosa: la vera vacanza si svolge sull’acqua, navigando tra le varie isole e baie appartate.
isole Vergini Americane
Ho visitato due delle tre Isole Vergini Americane e non sono rimasto molto convinto: St. Croix è rilassata e piacevole, ha acqua pulita e spiagge decenti, anche se non è nulla di particolare; mentre St. Thomas, nonostante potrebbe essere una bellissima isola, è sporca e trascurata, davvero deludente.
Esistono poi moltissime altre isole minori, ma queste qui elencate raccolgono la quasi totalità dei viaggi dei turisti. Altre isole minori vanno scoperte in barca, e sono meno accessibili. Non ho nemmeno considerato le isole più esclusive per soli ricchissimi: non faccio parte di quella categoria, e probabilmente lo stesso vale per i miei lettori.
La nuova versione sarà pubblicata in autunno (in tempo per la prossima stagione).
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Photocredit immagine di copertina: Walkerssk
