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sito archeologico di Akrotiri a Santorini

consigli e informazioni utili per la visita

 

Il sito archeologico di Akrotiri sull'isola di Santorini è uno dei più importanti delle Cicladi e presentato da tutte le guide turistiche come "la Pompei dell'Egeo", perché come Pompei anche Akrotiri venne distrutta da un'eruzione vulcanica che seppellì la città sotto uno strato di cenere conservandola nei secoli. E' sicuramente interessante dal punto di vista storico, ma è gestito malissimo: le rovine archeologiche sono protette da un'ottima struttura, ma non sono disponibili le necessarie informazioni per capire cosa si sta vedendo, non ci sono visite guidate, il personale è completamente disinteressato e inutile, e visto lo stato delle cose chiedere 12€ di biglietto di ingresso secondo me è un furto. Un altro pessimo esempio di come Santorini ormai sia solo una trappola per turisti. Davvero una vergogna per l'amministrazione locale.

 

allo stato attuale è inutile andarci, sconsiglio la visita

 

E' davvero assurdo che io mi trovo a consigliarti di NON andare a vedere un sito archeologico di questo livello, ma io sono rimasto davvero deluso: mi sono sentito truffato dal governo greco, che tratta i turisti come vacche da mungere senza riguardo campando di rendita sulle incomparabili vestigia del passato, e soprattutto come appassionato di arte e di storia mi sono sentito triste e demoralizzato nel vedere lo stato di abbandono del sito.

 

Akrotiri Santorini

 

La struttura di legno e metallo che copre l'area delle rovine è davvero un ottimo lavoro (probabilmente pagato con i fondi dell'Unione Europea), ma il visitatore è abbandonato a se stesso, e i pochi pannelli informativi presenti (solo in greco e in inglese) sono davvero insufficienti.

Davvero una delusione.

 

 

breve storia di Akrotiri

Il primo insediamento di Akrotiri venne eretto alla metà del quinto millennio a.C. sulla sommità di un piccolo promontorio sulla costa meridionale dell'isola di Thera (l'attuale Santorini), promontorio che all'epoca era sul mare e si affacciava su due piccole calette, una a destra e l'altra a sinistra, ma che attualmente si trova a circa un centinaio di metri dalla linea della costa. Era anche in diretto contatto visivo con Creta, che si trova a circa 60 miglia a sud. Il piccolo villaggio neolitico crebbe gradualmente: durante la prima età del Bronzo divenne uno scalo nei commerci interni, per diventare poi uno dei porti principali dell'Egeo.

La cosa interessante è che l'eruzione che distrusse Akrotiri non fu la prima: in passato si erano verificati più volte cataclismi naturali che distrussero gli insediamenti sull'isola, e gli abitanti ogni volta ricostruirono la loro città, sempre nello stesso posto. Una prima distruzione sembra essere avvenuta nella media età del bronzo, e poi un terremoto distrusse la ricostruita Akrotiri proprio poco prima dell'eruzione del 1628 a.C.

In quel momento Akrotiri era una fiorente città portuale, al centro degli scambi tra Creta e la Grecia continentale.

 

 

l'eruzione minoica di Thera

I resti che vediamo noi oggi sono quelli della città ricostruita dopo questo ultimo grande terremoto che precedette di poco l'eruzione vulcanica. La nuova città era più grande della versione precedente: alcuni edifici furono ampliati, altri ristrutturati, altri demoliti per lasciar spazio a nuovi progetti. L'intervallo tra il terremoto e la seguente eruzione vulcanica deve essere stato di pochi mesi: gli abitanti stavano ancora ristrutturando la loro città quando iniziò l'eruzione. Questo è suggerito dal fatto che in alcune case sono stati trovati dei cesti di malta fresca per i muri.

Visto che non è stato trovato nessun corpo all'interno delle case si suppone che il vulcano abbia dato chiari segni dell'inizio dell'eruzione con anticipo sufficiente per consentire a tutti gli abitanti di fuggire portando con se tutti gli oggetti di valore: difatti è stato trovato un solo oggetto prezioso, una capretta d'oro che è giunta a noi in perfette condizioni visto che era contenuta in una scatoletta di legno a sua volta chiusa in un baule.

Akrotiri venne inizialmente coperta da un primo strato di ceneri di pochi centimetri, che vennero poi fissati da una successiva pioggia, e a cui seguirono altri strati che coprirono definitivamente tutto il sito con metri di materiale lavico.

L'eruzione andò avanti a lungo, svuotando progressivamente la camera magmatica, fino al punto in cui il vulcano collassò su se stesso e il mare sommerse tutto, creando l'attuale caldera.

Dagli studi effettuati pare che questo ciclo si ripeta continuamente: la caldera viene poi col tempo riempita nuovamente di magma, sorgono nuove isole vulcaniche al centro, e il ciclo ricomincia.

Al momento al centro della caldera ci sono le due piccole isole vulcaniche di Nea Kameni e Palea Kameni, che hanno eruttato più volte negli ultimi anni, l'ultima nel 1950.

 

 

Akrotiri, Thera, Santorini e l'Atlantide di Platone

Molti studiosi del passato hanno identificato proprio nell'eruzione minoica di Thera l'evento che ispirò maggiormente Platone per la creazione del mito di Atlantide. Il racconto di Platone nei dialoghi di Timeo e Crizia riporta che Atlantide era una grande potenza navale, un'isola posta "oltre le colonne d'Ercole" (quindi nell'oceano Atlantico, che prende il nome proprio da Atlante, che secondo Platone sarebbe stato primo re dell'isola) che estendeva il suo dominio a buona parte dell'Europa e dell'Africa in tempi remoti (nel dialogo si dice 9000 anni prima del tempo in cui i protagonisti parlano, quindi circa nel 9600 a.C.), ma dopo aver fallito l'invasione di Atene, Atlantide sarebbe sprofondata "in un singolo giorno e notte di disgrazia" per opera di Poseidone.

Il mito di Atlantide è palesemente inventato: è solo funzionale al dialogo, visto che si parla di filosofia politica e del concetto di città ideale. Ma incredibilmente moltissimi studiosi e avventurieri l'hanno preso alla lettera e si sono messi alla ricerca dei resti del continente perduto di Atlantide, dando vita alle teorie più assurde e strampalate, e alimentando il mito con nuove fantasie (tipo la guerra infinita tra Atlantide e Mu, mentre in origine il mito di Platone parlava solo della guerra tra Atlantide e Atene).

Comunque, nonostante Atlantide sia a mio avviso chiaramente inventata di sana pianta, Platone deve pur essersi ispirato a qualche luogo e fatto storico per creare il suo mito, e direi che l'eruzione del vulcano di Thera e la spaventosa distruzione dell'isola è quella che meglio combacia con lo sprofondamento in mare in un solo giorno e notte di Atlantide. Secondo me anche la forma ad anelli concentrici descritta da Platone combacia con la morfologia di Santorini.

 

 

biglietti di ingresso

Come detto all'inizio il costo del biglietto di ingresso è stato recentemente alzato a 12€ a persona per gli adulti e 6€ a persona i ridotti, prezzo spropositato considerando che non viene offerta nessuna informazione storica a supporto della visita.

E' previsto l'ingresso gratuito in queste date: 6 marzo, 25 marzo, 18 aprile, 18 maggio, l'ultimo fine settimana di settembre, 28 ottobre, la prima domenica del mese da novembre a marzo.

 

 

orari di apertura

L'orario estivo va dal 1 aprile al 31 ottobre, quello invernale dal 1 novembre al 31 marzo.

estate: aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00

inverno: dal martedì alla domenica dalle 8:00 alle 15:00, lunedì chiuso

Attenzione che a volte questi orari non sono rispettati e il sito rimane aperto meno del dovuto.

 

 

dove si trova e come raggiungere il sito archeologico

Il sito archeologico di Akrotiri si trova nella parte meridionale dell'isola di Santorini:

 

 

Il mezzo più comodo per visitare Akrotiri è ovviamente la macchina a noleggio.

C'è un grande parcheggio accanto al sito archeologico:

 G

 

Parcheggiare l'auto costa 3,50€, un altro furto. In teoria in bassa stagione potresti parcheggiare gratis al parcheggio che si trova più avanti alla fine della strada (è il parcheggio per la spiaggia di Red Beach), ma poi devi tornare a piedi all'ingresso del sito camminando sulla stretta strada dove passano anche le macchine (non c'è spazio per i pedoni). Da luglio a settembre non credo riuscirai a trovare posto al parcheggio libero. E comunque visto che poi comunque devi pagare 12€ a persona per entrare mi sembra ridicolo fare tutto questo per risparmiare i 3,50€ del parcheggio.

 

 

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Mariano Guido Uberti tondo 64x64  

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